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Ex specializzandi: il Senato dà via libera agli indennizzi senza cause

Professione Redazione DottNet | 02/02/2017 19:19

La condizione posta dai senatori escluderebbe, quindi, l'obbligo di aver avviato un giudizio per ottenere il risarcimento

Un altro tassello si aggiunge all'immenso puzzle della questione specializzandi. Il disegno di legge sui rimborsi incassa il parere favorevole della Commissione Sanità del Senato che così dà un'altra importante speranza a quanti, in violazione delle direttive dell’Ue, durante la scuola di specializzazione in Medicina nel periodo compreso tra il 1978 ed il 2006, e lo Stato chiedono le borse di studio negate.

Tuttavia ci sono due condizioni, poste dai senatori: il testo dovrà essere in grado di garantire la definitiva chiusura del contenzioso, assicurando un equo ristoro alla totalità dei soggetti aventi titolo e che l'indennizzo sia riconosciuto indipendentemente dalla avvenuta presentazione di domanda giudiziale per il riconoscimento retroattivo della remunerazione o per risarcimento del danno; e che,per quanto riguarda la platea degli aventi diritto, venga garantita la coerenza con quanto previsto dalla direttiva 82/76/CEE.
 
Ma non è tutto: ci sono anche altri punti da osservare:

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va chiarito, nel titolo del testo base, che si tratta di un "risarcimento indennitario per la mancata corresponsione delle borse di studio in favore dei medici iscritti alle scuole di specializzazione" e indicare il relativo arco temporale, individuato alla luce della normativa vigente;

occorre inoltre valutare la coerenza dell'ammontare del risarcimento indennitario previsto dall'articolo 1 con quanto definito dalle sentenze rese dai giudici amministrativi e con la copertura finanziaria di cui all'articolo 5;


va infine valutata l'eliminazione della disposizione contenuta nell'articolo 2, comma 2 del testo base, che dà la possibilità di presentare le istanze di corresponsione del risarcimento anche attraverso non meglio precisate "realtà professionali di rilevanza nazionale operanti in rappresentanza degli interessi dei medici".

Fonte: commissione senato

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